SABATO SERA
Metafora della gioventù odierna, specchio della "nuova umanità" e la volgia di cambiare dei pochi che non si vogliono omologare. Viola è una metafora nella metafora e rappresenta il cambiamento.
sabato sera in giro perle strade sul litorale romano
con la capote aperta, stereo a palla ed il volante in mano
gente come gli zombie, sui viali che cammina, senza una meta
come i clown al circo, tutti uguali e le facce come creta
la musica che si mischia prepotente alle luci nei locali
è un rumore molesto insopportabile che riecheggia lungo i viali
qui la passerella è d'obbligo, sui lunghi marciapiedi dello struscio
epilogo triste e inesorabile, di un'umanità smarrita, ridotta allo sfascio
quando ti va di lusso, alla sera, sono tutti alcolizzati
con gli occhi spalancati, sguardi tesi e troppi nasi infarinati
e guai se poi qualcuno, per errore, la tua ragazza guarda fissa
ti alzi di scatto, rompi una bottiglia e parte qui la rissa
sabato sera in giro perle strade sul litorale romano
un fiume di carne che si muove e parla e non conosce bene l'italiano
ignoranti come le capre, pieni di arroganza, in queste ore sconfinate
gole infiammate dalle risa a crepapelle e dalle urla sguaiate
il cellulare sempre acceso che sembra l'estensione della mano
si guardano e parlano al microfono, come se fossero lontano
e poi più nessuno che si guarda negli occhi, intensamente da vicino
li vedi sfasciati nei tavoli dei locali, con il bicchiere in mano
la sigaretta elettronica sempre accesa che sembra un treno a vapore
svogliati senza più uno scopo, una meta, per una vita senza colore
luci blu e sirene accese, per l'auto accartocciata contro un muro
le proprie vite devastate, di una gioventù senza un futuro
sabato sera in giro per le strade sul litorale romano
ti noto in mezzo agli altri lungo il viale, che cammini piano piano
tu sola e disorientata, incurante degli altri, tu senza nessuno
sguardo sicuro e attento, proprio come se aspettassi qualcuno
ti giri e mi guardi mentre con l'auto, ti passo molto da vicino
la gonna corta, camicia di seta bianca ma forse era di lino
due gambe affusolate e cosi lunghe che non si vede la fine
borsa a tracolla, telefono in mano e scarpe ballerine
provo a parlarti e tu mi rispondi "sono qui da sola"
con un sorriso dolce e la voce tenue ti presenti, "ciao sono Viola"
metafora di raffinatezza, libertà, cultura, educazione ed eleganza
maestra di vita; la voglia di riscatto, per questa umanità senza speranza
sabato sera in giro per le strade sul litorale romano
ho parcheggiato l'auto e ora camminiamo, tenendoci per mano
già siamo in due ma sul viale chissà, ce ne saranno tanti
che come noi hanno voglia di cambiare e di guardare avanti
perché avere voglia di cambiare per me è un pensiero sano
se tutti ci guardassimo negli occhi e ci tenessimo per mano
se tutti cominciassimo piano piano a riscoprire quei valori
e finalmente poter ritornare a vivere, una vita a colori
riscoprire quanto è bella l'amicizia e quanto e bello il vero amore
lungo i viali di questa vita, che ci fa battere forte il cuore
e come le stelle non muore mai, la speranza di una esistenza vera
solo adesso l'ho capito, insieme a te, in questo sabato sera